Brescia, A2A dice addio al carbone 

Decarbonizzazione ad A2A

A2A a Brescia ha deciso di abbandonare il carbone come carburante nella sua centrale a Lamarmora, e in un osso di tempo breve. 

“La decisione punta, oltre che a favorire la sostenibilità, a prevenire le criticità di scenario post Covid-19, che già fanno presagire una forte incertezza negli approvvigionamenti del carbone: materia prima il cui trasporto internazionale avviene via nave o su gomma” comunicano fonti interne. 

La scelta è possibile grazie a degli investimenti fatti da A2A in passato che hanno permesso di progettare forme di recupero del calore dalle attività industriali. 

Un sistema amico dell’ambiente 

L’azienda sta cercando di migliorare i suoi presidi anche nel rispetto dell’ambiente, un processo che è in corso da anni e che oggi risulta più attuale che mai, dato che A2A è una delle principali fonti energetiche a Brescia. Base che la Commissione Europea ha riconosciuto il sistema di teleriscaldamento di Brescia come sistema eccellente per la tutela dell’ambiente.

“La sezione cogenerativa della Centrale Lamarmora rappresenta oggi, dopo il termoutilizzatore, la seconda fonte di generazione di calore per la città e produce ogni anno tra il 25% e il 30% dell’energia distribuita dalla rete di teleriscaldamento” spiegano da A2A. “L’impianto già oggi non solo rispetta i limiti di emissione attuali ma è in grado di rispettare anche quelli futuri in relazione all’attesa evoluzione normativa

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