Tentata truffa a Brescia col (finto) testamento di Nadia 

Ecco come agiscono i truffatori

Una truffa a Brescia, nei confronti dei sacerdoti, per chiedere loro soldi: doppiamente odiosa, perché messa a punto sfruttando un finto testamento che è stato falsamente ricondotto a Nadia Toffa, da poco deceduta a causa di un brutto male.

Secondo le prime informazioni, due persone si sarebbero presentate a tre parroci nel bresciano, sostenendo che la Iena deceduta li aveva incaricati di donare una cifra enorme alla chiesa. Questi truffatori quindi chiedevano 2-3mila euro come anticipo per ‘pagare le spese notarili’. Una vicenda fin da subito sospetta, motivo per cui nessuno dei tre parroci ha accettato, ed hanno subito denunciato, dopo aver sentito telefonicamente gli studi notarili che hanno negato ogni coinvolgimento. 

Sono a piede libero 

I malviventi sono ancora a piede libero e si presentano come delegati di importanti studi notarili bresciani (che ovviamente non sono a conoscenza di questa truffa). Essi richiedono che per sbloccare la donazione servano 2-3mila euro come spese per poter pagare il notaio. I carabinieri, usando anche le coordinate bancarie che i truffatori hanno lasciato ai parroci, stanno cercando di risalire a questi profili. Un atto odioso, questo, non solo nei confronti di Nadia, ma anche del suo impegno verso lo smascheramento delle truffe e delle fake news. La polizia e l’ordine dei notai hanno raccomandato di fare attenzione rispetto a questa truffa, mentre i carabinieri indagano. 

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