BHP Billiton avverte: dalla politica di Trump, danni per l’economia globale

donald trump

Andrew Mackenzie, direttore esecutivo della BHP Billiton, la più grande società mineraria al mondo, ha manifestato i suoi timori verso una possibile massiccia escalation della guerra commerciale di Donald Trump contro la Cina, soprattutto dopo che il presidente statunitense ha affermato di non aspettarsi molto dai colloqui previsti a Pechino in questa settimana.

Mackenzie ha definito il protezionismo “deleterio per l’America e l’intero mondo”, affermando che i dazi non fanno altro che rallentare la crescita globale, aumentare i prezzi e diminuire i consumi; una volta conosciuti i reali costi economici, il freno all’economia globale mostrerà i suoi effetti.

La società mineraria ha ridotto le sue aspettative di crescita, avvertendo che la domanda su rame e acciaio è stata duramente colpita dall’aumento delle tensioni commerciali, portando a negoziati commerciali più stretti tra la Cina e le altre nazioni. In questo quadro, i minerali di ferro, il carbone e il rame estratti dalla BHP sono tutti influenzati negativamente.

Più in generale, i dazi ostacolano la produttività e colpiscono i livelli di efficienza, che andranno ad incidere negativamente sulla domanda globale di metalli e sulla crescita economica in generale.

Soren Skou, amministratore delegato della Maersk, la più grande compagnia di spedizioni del mondo, prevede che la guerra commerciale danneggerà gli Stati Uniti più di qualsiasi altro paese, rallentando la crescita del commercio fino al 4%.

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