Disoccupazione, l’Europa deve rivedere le proprie politiche?

mobilità e disoccupazione

Ripresa economica si, disoccupazione di lunga durata…anche: questo è il quadro sbiadito del panorama nell’Unione Europea. Nonostante siano passati quasi 10 anni dalla crisi finanziaria e le sue conseguenze, le proposte della Commissione europea per affrontare il problema disoccupazione appaiono miseramente insufficienti.

L’Europa ha bisogno di politiche per il mercato del lavoro molto più innovative per stimolare la creazione di nuovi posti e ridurre la disoccupazione di lunga durata, che può essere particolarmente destabilizzante per la società. Come abbiamo visto, la disoccupazione è stata un fattore importante nell’ascesa di partiti populisti che stanno attualmente minacciando la coesione sociale, la democrazia e lo stato di diritto in Europa.

Per i giovani, un’istruzione universitaria o una formazione professionale potrebbe essere una sicurezza contro la disoccupazione di lunga durata, almeno quando sono disponibili posti di lavoro sufficienti. Ma per le persone che hanno 50 anni o più, la fine di un contratto di lavoro troppo spesso porta a una prolungata disoccupazione.

Dietro queste statistiche ci sono storie individuali di tragedia personale, insicurezza, disperazione e perdita di fiducia nella società. Prendiamo ad esempio un dirigente di 54 anni con un dottorato che è stato licenziato da una società. Durante la disoccupazione, ha inviato centinaia di domande di lavoro. Ma nelle poche occasioni in cui è stato chiamato per un colloquio di lavoro, il responsabile del personale lo ha scartato dicendogli che era “troppo costoso” in termini fiscali o “troppo qualificato”. Sono situazioni che ultimamente capitano spesso e ovunque in Europa.

Bisognerebbe un po’ seguire l’esempio di paesi come l’Austria e il Lussemburgo i quali stanno adottando delle politiche fattibili per aumentare i posti di lavoro e abbattere la percentuale di disoccupazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *