Lavoro, buona la dinamica dei contratti a tempo indeterminato

Contratti lavoroL’Inps ha diffuso dei nuovi dati in cui si nota un’inversione di tendenza sui contratti lavorativi a tempo indeterminato. Dopo sette mesi, il saldo tra assunzioni e cessazioni a tempo indeterminato è tornato positivo, attestandosi a 70.190 unità. Tutto questo grazie ai nuovi sgravi che sono stati introdotti dalla legge di Bilancio, rivolti a coloro che assumono a tempo indeterminato gli under 35.

Vediamo il dettaglio:

  • Nuove assunzioni e trasformazioni di contratti di apprendistato: 190.000 contro 119.826 cessazioni;
  • Nel complesso, a gennaio 2018, le assunzioni sono state 655.000;
  • La differenza con lo stesso mese del precedente anno vede un saldo positivo del 22,1%.

Prima di cantare vittoria, bisogna capire quali tipologie contrattuali sono state cessate e per quali motivazioni.

Il dato positivo mette in evidenza anche il suo aspetto negativo; mettendo a confronto gennaio 2017 con quello del 2018, le cessazioni sono state 454.000 in più (15,9%) e riguardano soprattutto i contratti a tempo determinato e a somministrazione, con l’eccezione di quelli a tempo indeterminato, con uno scarto percentuale di 6,6 punti.

Per avere dei dati più esaurienti e tirare quindi conclusioni più attendibili, bisognerà attendere qualche mese.

Parlando invece dei nuovi voucher, ci sono dei dati interessanti. I Contratti di Prestazione Occasionale, ad esempio, hanno avuto un incremento: i lavoratori impiegati sono stati tra le 15.000 e le 20.000 unità. Sono 3.000 invece i lavoratori impiegati con i titoli del Libretto Famiglia.

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