Profughi, Angelino Alfano: “Che lavorino, ma priorità agli italiani”

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano si dice favorevole al fatto che i profughi lavorino per i Comuni. “Ma precedenza agli italiani”, precisa.

angelino alfano

“E’ necessario che i profughi diano una mano nelle città in cui vivono, e che lo facciano tramite convenzioni con associazioni di volontariato e realizzando un risultato che possa essere di utilità sociale. Ma la regola è che nel lavoro si debba dare sempre e comunque precedenza agli italiani”.

Ad affermarlo è stato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, commentando la proposta avanzata in questo senso dal capo dipartimento immigrazione Mario Marcone. Alfano si è sempre detto convinto dell’accoglienza, ma ai microfoni di radio Rtl ha precisato che “bisogna evitare che queste persone passino il tempo ad aspettare i pasti e che vengano visti come un peso per le comunità”.

E’ un cambio di rotta a tutti gli effetti quello che ha investito Alfano, visto che fu proprio lui nel maggio 2015 ad emanare una circolare mediante la quale si dava ai Comuni la facoltà di “far lavorare gratis” i profughi. La proposta, avanzata con lo scopo di smuovere i migranti da una situazione di totale inattività, provocò però numerose polemiche da parte di numerosi gruppi parlamentari e fu immediatamente accantonata.

Di parere diverso rimane invece il prefetto Mario Morcone, che ancora oggi propone di affidare ai profughi dei lavori di utilità sociale ripagabili “in misura ridotta” rispetto al normale. Secondo Morcone occorrerebbe far lavorare i profughi e pagarli per questa prestazione d’opera, ma al tempo stesso bisognerebbe decurtare una parte della loro remunerazione “per recuperare i costi dell’accoglienza”.

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