I mutui Fondiario dichiarati nulli sono neutrali rispetto al credito

mutuiLo scorso anno la Corte Suprema emise una sentenza in cui dichiarò i mutui Fondiario nulli, in quanto erano in aperta violazione con il limite previsto tra prestito e valore statutario. Secondo un recente rapporto di Moody’s, tutto ciò non ha implicazioni di credito rilevanti sia per le obbligazioni garantite italiane e sia per i titoli garantiti da ipoteca.

In pratica, il rapporto dice: “Poiché la Corte Suprema italiana ha stabilito che i mutui Fondiario nulli possono essere convertiti in mutui ordinari validi, opinione tra l’altro confermata da recenti sentenze in alcuni tribunali italiani, non ci saranno implicazioni di credito rilevanti per le obbligazioni garantite e le ipoteche”.

In particolare, quando un mutuo fondiario viene convertito in un’ipoteca ordinaria valida, l’interesse di garanzia sul patrimonio immobiliare sarà mantenuto e continuerà a far parte del pool cartolarizzato a beneficio degli obbligazionisti.

I mutui Fondiario sono prestiti che soddisfano alcuni requisiti stringenti, compreso un limite LTV, attualmente fissato dalla Banca d’Italia all’80%. Questo limite LTV deve essere soddisfatto quando il mutuo Fondiario è originariamente esteso.

Ricordiamo che nel mese di luglio 2017, la Corte Suprema italiana stabilì che i mutui Fondiario che violano questo limite sono nulli e che ciò influisce sulla validità del titolo allegato. Questa decisione si è materialmente discostata dalla precedente giurisprudenza in materia. Tuttavia, la Corte Suprema ha anche stabilito che i mutui Fondiario che hanno violato il limite del LTV possono essere “salvati” dall’essere annullati convertendosi in mutui ipotecari ordinari validi e le recenti decisioni dei tribunali minori italiani ad ottobre e dicembre 2017 confermano questa tesi.

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