Conto deposito a settembre Conto Facto conviene di più

È Conto Facto di Banca Farmafactoring il conto deposito più conveniente del mese di settembre, secondo la più recente rilevazione effettuata dall’Osservatorio di Confrontaconti.it, uno strumento che piace sempre più agli italiani e che vede crescere quote di mercato spinto soprattutto dai bassi rendimenti degli strumenti privilegiati fino a oggi da risparmiatori.

Conto Facto vince la sfida della convenienza a settembre

L’Osservatorio di Confrontaconti.it offre ogni mese una panoramica dettagliata sulle migliori opportunità di investimento afferenti al mondo dei prodotti finanziari.

Uno strumento utile per cogliere le occasioni migliori e scegliere con cognizione di causa quale prodotto scegliere, come investire i propri risparmi. A settembre 2016, nell’ampia gamma di offerte afferenti ai conti deposito, Conto Facto dell’Istituto di credito FarmaFactoring si conferma il miglior conto deposito sul mercato. Il risultato è frutto di una simulazione di una richiesta di un conto deposito con vincolo a un anno per una somma di 30 mila euro.

Il prodotto offerto da Banca FarmaFactoring consente di beneficiare di interessi netti liquidati posticipatamente, pari a 344,10 euro al tasso effettivo dell’1,15 per cento nella fase di promozione (poi pari allo 0,18 per cento a regime).

Per quanto riguarda il tasso lordo, invece, la percentuale è all’1,55 per cento. Nulle le spese di gestione e assenti quelle relative al bollo di imposta che vengono sostenute dall’istituto di credito al posto del cliente.

Chi opta per l’apertura di questo conto deposito, inoltre, può scegliere liberamente la data precisa di scadenza.

Ecco chi vince la medagli d’argento

Il conto DepositoSul secondo gradino del podio della convenienza c’è, invece, il prodotto offerto da BancadinAmica (Conto BancadinAmica). Utilizzando gli stessi parametri della simulazione precedente emerge che gli interessi maturati sono pari a 399,60 euro.

Anche in questo caso vengono liquidati posticipatamente. Parlando di tassi: quello effettivo è pari all’1,13 per cento mentre il lordo è dell’1,80 per cento. In questo caso, però, è richiesto il pagamento del bollo di imposta. Si tratta di una spesa pari a 60 euro.

A fronte della spesa relativa all’imposta di bollo, però, si può beneficiare di un’offerta che va oltre il conto deposito e comprende anche: il conto corrente e quello titoli.

La promozione attiva prevede che la remunerazione delle giacenze inizi già dal conto corrente con un tasso di interesse all’1 per cento.

Bene anche Widiba

Terza classificata Widiba tra le opportunità per le somme vincolate a dodici mesi. Conto Widiba consente di maturare interessi pari a 399,60 euro. Il tasso effettivo è dell’1,13 per cento, mentre quello lordo è all’1,80 per cento.

Il costo del bollo di imposta è pari a 60 euro, come nel caso di BancadinAmica. A differenza della precedente soluzione, però, è possibile avvalersi solo del conto corrente e non di quello titoli. Ma la vera caratteristica del Conto Widiba è proprio la possibilità di unire la funzionalità di un conto corrente on line a zero spese alle opportunità di un conto deposito utile per far fruttare la liquidità optando per il vincolo delle somme depositate.

I prodotti più convenienti per chi sceglie di non vincolare

Non tutti, però, possono o vogliono scegliere di vincolare il proprio denaro per un periodo così lungo come un anno.

La necessità della liquidità può portare alcuni risparmiatori a voler sì maturare interessi grazie a un conto deposito ma senza l’obbligo di rinunciare a entrare in possesso dei propri soldi per un periodo determinato.

Cosa fare? Esistono banche che consentono di non vincolare le somme depositate, con rendimenti però più bassi. Tra queste, è Santander Consumer Bank a offrire il prodotto più conveniente a settembre. Per una somma 10 mila in deposito previsto a 12 mesi, infatti, gli interessi netti ammontano a 103,51 euro che vengono liquidati con cadenza trimestrale.

Il tasso effettivo è dello 0,84 per cento, mentre il tasso lordo tocca quota 1,40 per cento. È previsto il pagamento del bollo di imposta: 20 euro. Si tratta dell’unica spesa da sostenere.

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