Un futuro per la Caffaro?
Un mega parco fotovoltaico sui terreni della Caffaro. L’A2A pensa in grande per utilizzare alcuni dei terreni più controversi della città, al centro dello scandalo-inquinamento.
“Stiamo facendo degli studi per capire la potenza da installare. Il tema va approfondito ma sicuramente c’è la volontà di realizzarlo perché è coerente con il nostro impulso green” comunica l’amministratore delegato della multiutility, Valerio Camerano, al Corriere della Sera, confermando quindi il progetto in fasce.
Il progetto green
Si tratta di 100 ettari di terreno, che sono vietati all’uso agricolo perché inquinanti. Se 50 ettari del terreno fossero usati per il parco fotovoltaico, si potrebbero ottenere fino a 30 gigawattora di energia green ogni anno. Energia “che in un domani potrebbe sostituire altre fonti” secondo l’ad di A2A.
“Si inquadra nella nostra politica industriale. In tre anni siamo passati da zero ad essere il quinto operatore nazionale di fotovoltaico, con 100 Megawatt in portafoglio. Vogliamo arrivare a mille. Il progetto combina due elementi fondamentali per A2A: clienti ai quali collocare l’energia verde e capacità e volontà di gestire un portafoglio energetico diversificato” conferma l’AD.
Ora il tema scottante è quello della proprietà dei terreni, che sono divisi fra una 30ina di privati. “È un tema fondamentale per avere un chiaro quadro delle regole e della titolarità dei diritti” conferma l’amministratore delegato.