L’aria di Brescia è malata, anche se migliora

Il PM10 rimane alto 

L’aria di Brescia non è certo salubre, e nonostante la lotta all’inquinamento qualche risultato lo abbia dato, i livelli di PM10 in città e provincia restano comunque a livelli emergenziali. 

La buona notizia è che le polveri sottili, che nascono dalle combustioni e azioni meccaniche, sono diminuite. Infatti dal 2010 le giornate di blocco auto a Brescia si sono dimezzate, il che significa che sono diminuite le giornate in cui il PM10 nell’aria ha superato il limite di 50 µg/m3. Tuttavia resta ancora molto da fare per combattere la piaga dell’inquinamento ambientale. 

Dati in miglioramento in Lombardia 

I dati migliorano in tutta la Lombardia, del resto. “La qualità dell’aria in Regione Lombardia negli ultimi anni è migliorata. Lo attesta la prima analisi dei dati sulla qualità dell’aria 2019 di Arpa Lombardia, che dimostra come le politiche adottate dalla Lombardia e dalle Regioni del Bacino Padano, che da tempo lottano contro l’inquinante atmosferico, siano efficaci. In particolare confermano la validità dei nostri provvedimenti e l’obiettivo di rientrare sotto i limiti stabiliti dall’Unione Europea entro il 2025” commenta l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Cattaneo.

“Negli ultimi decenni abbiamo vinto inquinanti come il benzene, il monossido di carbonio, l’anidride solforosa, rientrati sotto i limiti in tutta la regione e ora stiamo vincendo la battaglia contro PM10 e il biossido di azoto (NO2)”. 

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