Brescia, le introvabili mascherine a 50 cent 

Il pasticcio di Arcuri e del Governo

Il DPCM del governo parla chiaro: per porre fine alla speculazione sul costo delle mascherine, oggi obbligatorie, il prezzo massimo è 50 cent di euro + IVA, quindi 0,61 cent. 

Peccato che non si trovino mascherine a questo prezzo. Perché al di là della speculazione, la legge della domanda e dell’offerta parla chiaro: se la richiesta di mascherine è altissima, il costo dei materiali sale perché le industrie devono lavorare più di prima, e quindi lievita il prezzo finale. 

Questo è il motivo per cui tante farmacie hanno deciso di non rifornirsi più e tanti imprenditori hanno deciso di non convertire più la produzione per le mascherine. Per 0,61 cent non si coprono neppure le spese, spesso. 

Mascherine introvabili (e ora servono) 

A Brescia le mascherine da 0,61 cent “Ne hanno distribuite circa 80mila: 200 a ogni farmacia. Sembrano tante, ma su una popolazione di un milione e 200mila sono numeri davvero irrisori, anche perché adesso le persone iniziano a uscire di casa, vanno al lavoro, salgono sui mezzi pubblici, e devono averle” denuncia presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli. Appena arrivate, sono subito sparite, perché erano davvero poche. “Ce le hanno consegnate con il contagocce. L’accordo con il commissario Domenico Arcuri non va: non è possibile che ne arrivino così poche, ci sentiamo presi in giro” denuncia la Mottinelli. 

Arcuri, probabilmente fuori dalla realtà, ieri diceva rispondendo alle accuse dei farmacisti che “Non devo rifornire io le farmacie, nei supermercati le mascherine si trovano”. 

No, caro Arcuri: si trovavano, ma da quando è stato fissato il prezzo, le mascherine a costo calmierato non sono mai arrivate da nessuna parte. Sono introvabili. E i farmacisti non sanno quando arriveranno. 

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