Caldo africano, Brescia da bollino rosso 

Weekend afoso a Brescia

Il caldo africano colpisce l’Italia ed anche Brescia è stretta nella morsa di un’afa che rende l’aria irrespirabile. Ieri, fra le 11 città italiane da bollino rosso, c’era anche Brescia, assieme a Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti e Roma, con punte di temperature percepite di 40 gradi. L’afa in tutta la pianura padana ha stretto le città ed i paesi mantenendo elevate anche le temperature minime. Si spera ora nell’anticiclone delle Azzorre che forse giungerà sotto Ferragosto e che dovrebbe rendere l’aria più respirabile, nel frattempo però l’afa contribuisce a rendere la temperatura estremamente umida ed irrespirabile. 

I consigli del Ministero

Tornano sempre utili quindi i consigli del Ministero per evitare di stare male al sole. Il ministero consiglia di evitare l’esposizione diretta al sole dalle 11 alle 18, di cercare di idratarsi e non svolgere attività fisica nelle ore centrali della giornata. Si consiglia un’alimentazione leggera e fresca e soprattutto di bere molto per evitare di disidratarsi. Previsti comunque enormi disagi per questa ondata di caldo africano che, già a fine giugno, sta tempestando l’Italia. 

Ricordiamo che i consigli sono:

“- indossa indumenti chiari, leggeri, in fibre naturali (es. cotone, lino), riparati la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usa occhiali da sole;

– proteggi la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo;

– bevi liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè. Evita, inoltre, bevande troppo fredde e bevande alcoliche;

– segui un’alimentazione leggera, preferendo la pasta e il pesce alla carne ed evitando cibi elaborati e piccanti; consuma molta verdura e frutta fresca. Fai attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne) in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di disturbi gastroenterici.

– se assumi farmaci, non sospendere autonomamente terapie in corso, ma consulta il tuo medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica”.

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