Codacons, esposto a procura per morti a Pontevico 

In un istituto a Pontevico 

Il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Brescia. Lo scopo? Chiarire se ci sono state responsabilità per la morte di 22 persone nell’istituto per disabili psichiatrici di Pontevico.

Un esposto “al fine di verificare eventuali responsabilità penali in relazione al mancato rispetto delle norme di sicurezza” nell’istituto dove hanno contato ““su oltre 320 pazienti, ben 22 decessi e 75% del personale contagiato. Numeri strazianti che pongono in luce una probabile nuova carenza di diligenza che ha portato al disastro”. 

La strage dell’Istituto Bassano Cremonesini di Pontevico, dove il 75% del personale è rimasto contagiato e 22 persone sono morte, non è potuta passare inosservata. 

L’appello inascoltato del presidente 

Il presidente dell’istituto, don Federico Pellegrini aveva lanciato l’allarme. Aveva chiesto tamponi, che non sono mai arrivati, e aveva denunciato che il 75% del personale non era al lavoro a causa del virus. “Devo constatare come si è arrivati al limite della possibilità di garantire un servizio adeguato alle nostre ospiti, per la mancata presenza di molto personale. Un servizio che sta collassando” ha commentato. 

“Il mondo delle Rsa costituisce un problema non solo italiano, ma che riguarda tutto il mondo: ci sono stati casi eclatanti in molti Paesi europei e in America. Certo, in Italia si è manifestato prima perché l’epidemia è arrivata prima e il nostro Paese ha avuto la sfortuna di doversi confrontare subito con questa questione” dice Graziano Onder, geriatra e direttore del dipartimento Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’ISS. 

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