Germania sull’orlo della recessione

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Germania sull’orlo di una crisi di nervi…e della recessione. La fiducia delle imprese è un jet che precipita lentamente, ma precipita.

A Monaco, l’istituto Ifo ha dato un annuncio importante: adesso i leader tedeschi adesso sono profondamente preoccupati, soprattutto dopo aver osservato l’indice della fiducia a base mensile, sceso a 94,3 punti in questo mese. Non è che a luglio se la passasse meglio, visto che era a 95,8 punti. Un trend negativo del genere non accadeva dal 2012.

E la prospettiva per il futuro? Nera, come la cenere uscita ieri dallo bocca dello Stromboli. I manager di circa 10.000 aziende tremano al sol pensiero su cosa accadrà nei prossimi sei mesi. Ed il PIL? Previsto in calo in questo trimestre, continuando sulla scia di quanto visto in quelli precedenti: 0,1%. Se così fosse, lo spettro della recessione diventerà tangibile.

Trump e la sua battaglia commerciale alla Cina: ecco il motivo che ha reso il settore industriale tedesco tremendamente anemico e molto vicino a chiedere una trasfusione di sangue (chi si ergerà a volontario?). A ruota, il settore manifatturiero, colpito pesantemente dal calo degli ordini.

Il virus ha adesso colpito il settore dei servizi, con le condizioni commerciali diventate così pessime da far temere una dipartita. Tutto questo all’ombra di prospettive di crescita mai così pessimistiche. Alla luce di ciò, quale misura intende prendere il governo tedesco? Quella solita: prendere più prestiti per sostenere la spesa. Ma basterà?

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