Stragi nelle RSA, 9 inchieste a Brescia 

Per fare chiarezza 

Sono 9 le inchieste aperte dalla Procura di Brescia per indagare e fare chiarezza sull’exploit di contagi da coronavirus nelle RSA della provincia di Brescia. 

Per ora si tratta di fascicoli aperti senza indagati con reati dall’omicidio colposo all’interno di una struttura sanitaria all’epidemia colposa. I fascicoli sono stati aperti per avere chiarezza su quanto avvenuto, e soprattutto per capire se si sarebbe potuta evitare la morte di tante persone. 

La Procura non esclude che il numero di fascicoli possa aumentare fino a dieci. Intanto i magistrati hanno disposto il sequestro di una mole di documenti nelle RSA Bresciane. 

Non ci sono indagati 

“Non ci sono indagati. Sono quattro i fascicoli aperti” commenta il procuratore capo di Brescia, Francesco Prete. Il caso è gestito da tre magistrati guidati dal procuratore aggiunto Carlo Nocerino. 

“Non sono soddisfatto nè per l’azione del governo nè per quella di Regione Lombardia. Il nostro territorio è stato sottoposto a un enorme stress: sono mancati i medici, gli infermieri, i posti letto, i posti nelle terapie intensive. E anche i medici di famiglia non sono stati adeguatamente accompagnati nella gestione dei probabili pazienti Covid19. C’è stata una grandissima debolezza di risposta” aveva commentato a riguardo Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, a La Stampa. 

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