Zingaretti sta realmente pensando alla crisi di governo?

Cosa si agita nella mente del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti? Probabilmente diverse idee, che si escludono a vicenda.

La prima è quella di fare cadere il governo subito dopo l’approvazione della Legge di Bilancio, chiamando gli italiani alle urne all’inizio del 2020. Ma, prima di perseguire tale mossa, Zingaretti deve posizionare le pedine nei punti giusti. La figura del premier Giuseppe Conte, inizialmente osteggiata dal segretario DEM, adesso è diventata di fondamentale importanza. In poche parole, è diventato il suo alleato numero uno.

Grazie a questo nuovo patto Zingaretti, attraverso Conte, potrebbe allargare la schiera del Centrosinistra con una parte dei cinque Stelle, liberarsi definitivamente di Italia Viva e diventare leader di un nuovo partito allargato. Soltanto in questo caso, Zingaretti potrebbe dare vita all’ennesima crisi di governo dell’ultimo decennio.

Domenica sono attese le elezioni regionali in Umbria. Zingaretti tiene molto alla vittoria, in collaborazione al Movimento Cinque Stelle; ma se ciò non dovesse accadere, e il Centrodestra prevarrà, per il segretario sarà di fondamentale importanza prendere più voti dei Pentastellati. Se porterà a casa tale risultato, grazie allo stretto rapporto creato con Conte e alla luce delle recenti incomprensioni con Luigi Di Maio, il segretario del PD valuterà nelle prossime settimane se e come mettere la parola fine all’alleanza governativa.

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