La Banca d’Italia ha iniziato a prendere in considerazione i social network, ed in particolare Twitter, per osservare a che punto è l’economia italiana, l’inflazione e soprattutto per fare un’analisi attraverso dei sistemi di lettura dei big data.
Il primo a parlarne è stato il vicedirettore di Bankitalia, Fabio Pennetta, durante un congresso tenutosi a Roma su big data e machine learning. “Il nostro obiettivo è quello di analizzare i social per calcolare quali sono le aspettative sull’inflazione. Inoltre, è un metodo utile per capire quanta fiducia è presente tra i correntisti. Abbiamo un team apposito che si occupa dei big data, ed è composto da statistici, economisti ed informatici”.
Come lavora questo team? Filtrando l’enorme flusso di informazioni che fluisce su internet, crea dei modelli previsionali su come è l’andamento dell’economia italiana e non solo: cerca di determinare quanto sia alta la fiducia dei consumatori e gli effetti che alcuni accadimenti potrebbero avere sugli scambi di titoli.
Il lavoro fatto è anche più ampio: oltre alla possibile incertezza che aleggia tra i cittadini per quanto concerne la politica economica, si lavora anche sulle truffe con le carte di credito o prepagate e si studia il settore immobiliare attraverso gli annunci pubblicitari.
Pennetta ha aggiunto che “non basta soltanto analizzare i dati come fonte di ricchezza, ma dobbiamo anche valutare quanto sia affidabile il campione su cui ci basiamo. Tutto ciò si potrebbe fare in modo certosino soltanto investendo nella ricerca”.