Borsa italiana, una giornata da dimenticare

Borsa italiana: appare essere come una giornata da dimenticare, quella che oggi riguarda l’Italia ed in particolare le quotazioni degli istituti di credito italiani più importanti e quotati in borsa. C’è stata, e c’è ancora, paura per i risparmiatori, che dopo i diversi fallimenti delle banche a cui erano legati – pensiamo ad esempio a Banca Etruria, che mise in ginocchio moltissimi risparmiatori – temono di rivedere una situazione che ben conoscono ed alla quale sono sicuramente ben abituati.

Borsa ItalianaLa giornata di oggi è stata, senza dubbio, una delle giornate da dimenticare, per la borsa italiana: Piazza Affari ha visto crollare Banca Popolare di Vicenza, in un declino molto importante che riguarda i piccoli ed i grandi soci, e che probabilmente rischierà di trascinarsi dietro altri diversi istituti di credito. Pensiamo, soprattutto, alla situazione che si teme per altre banche in Italia dopo la seduta pesante, con il Ftse Mib in calo del 2,4% finale, ed un indice di settore molto basso, seppur in linea con i dati europei (si parla del 3% in  meno, in media).

Il problema principale è stata la mancata quotazione in Borsa Italiana della Popolare di Vicenza: adesso, i risparmiatori, oltre ad aver perso i loro soldi, rischiano anche di non poter vendere le loro quote, anche se per il fondo Atlante la situazione appare più favorevole (con la mancata quotazione avrà la possibilità di risanare la banca, avendone tutto il tempo necessario).

Chiude negativamente Mps (-7,5%), con al suo seguito Banco Popolare (-7,1%), Ubi (-5,1%), Unicredit (-4,6%), Bper (-4,3%), Mediobanca (-3,8%) e Popolare di Milano (-3,5%).

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