Borse (ancora) in negativo: il Dow Jones va giù del 5%

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Sembra di essere tornati indietro di un decennio, quanto all’interno dei mercati finanziari il panico era all’ordine del giorno e i paraventi nelle sale di contrattazione si erano trasformati in un mare rosso sangue.

Questa è stata la prima grande caduta del prezzo delle azioni da quando Donald Trump è diventato presidente; questa volta infatti niente tweet di vanto da parte della Casa Bianca su come gli americani avrebbero dovuto ringraziare il presidente per i mercati azionari in forte espansione. All’epoca, si parlò di semplici bolle esplose a seguito dell’aumento di oltre il 40% nella media industriale del Dow Jones con la vittoria di Trump su Hillary Clinton nel novembre 2016.

Finora ciò che è successo equivale a una correzione piuttosto che a un incidente. Il calo di 1.100 punti nel Dow Jones sembra molto, ma in termini percentuali si è ridotto a meno del 5%. Per due giorni consecutivi, nell’ottobre 1929, il Dow precipitò prima del 13% e poi del 12%. La caduta record in un giorno per il Dow è stata di 508 punti nell’ottobre 1987, che ha spazzato via oltre il 20% del valore delle principali società statunitensi. Quello fu un incidente, anche se breve.

Le azioni sono scese bruscamente all’inizio del trading londinese, ma dopo un calo del 3%, il FTSE 100 ha recuperato un po’ del terreno perduto e chiuso 193 punti in meno rispetto al resto della giornata. Wall Street ha aperto con più di 500 punti ma, come il mercato di Londra, si è stabilizzata con il commercio del mattino.

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