Brexit, Tony Blair vuole un secondo referendum

tony blair

Non va proprio giù a molti rappresentanti politici anglosassoni la Brexit; è indigesta come un pudding cucinato da un eschimese! Avranno le loro ragioni certo visto quanto costerà al Regno Unito l’uscita della Comunità Europea e quanto sta incidendo sull’economia della regione. Purtroppo il popolo si è espresso a favore ed in un regime democratico rispettare il voto popolare è sacrosanto diritto.

L’ultimo in ordine temporale a parlare di Brexit è l’ex primo ministro Tony Blair. Non ha mai nascosto la sua opposizione al voto favorevole ed adesso è tornato alla carica dichiarando che il popolo britannico merita di andare a votare in un secondo referendum. Blair appoggia questa sua richiesta sulla mancata promessa fatta dai sostenitori dell’uscita di destinare al Servizio Sanitario Nazionale la bellezza di 350 milioni in più ogni settimana.

A suffragare le dichiarazioni di Blair è venuto in soccorso un contemporaneo sondaggio il quale ha rivelato che metà dei cittadini vuole questo secondo voto, una volontà dettata dai passi indietro fatti dall’economia britannica che creano non poche apprensioni tra la popolazione. Ecco le cifre esatte del sondaggio: il 50% è favorevole quindi al secondo voto, il 34% ha invece respinto un altro referendum e il 16% non si è espresso sulla questione.

Qualunque cosa accada da adesso fino al 2019 nessuno lo sa; l’unica certezza è che la questione Brexit rimane ancora aperta a qualsiasi soluzione.

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