I britannici hanno scelto la Brexit. Borse a picco in tutto il mondo, sterlina ai minimi storici. E l’oro vola.
Col 51.9% dei voti favorevoli la Brexit, ossia la fuoriuscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, è definitivamente passata. E tra la serenità degli indipendentisti guidati da Nigel Farage e le dimissioni del primo ministro David Cameron, a risentire particolarmente di questa decisione inattesa sono tutte le principali piazze del mondo.
La sterlina è precipitata al minimo storico degli ultimi 31 anni, mentre l’oro – che è notoriamente considerato bene di rifugio – vola alto. E pensare che proprio ieri sera la sterlina era schizzata a 1.50 dollari perchè sondaggisti, analisti e investitori ritenevano scontata la vittoria dei filoeuropeisti. E invece no: i britannici hanno scelto Brexit e ora la sterlina viene scambiata sul dollaro a 1.32.
Tutte le banche centrali sono in massima allerta: Mark Carney, presidente della Banca d’Inghilterra, si è detto pronto ad iniettare 250 miliardi di sterline per continuare a garantire regolarità al mercato interno. E anche Bce e Fed sono pronte a fare la loro parte per minimizzare nei limiti del possibile le conseguenze economico-finanziarie del referendum di ieri.
Stamane Ftse Mib ha segnato un ribasso teorico di -14.06%. Teorico perchè Piazza Affari è rimasta chiusa per eccesso di ribasso: gli operatori hanno riferito che gli scostamenti al ribasso dei titoli sarebbero tanto elevati da non permettere l’apertura delle contrattazioni. Al momento, infatti, solo 4 titoli sui 40 del Ftse Mib sarebbero in negoziazione. E intanto i massimi vertici europei si stanno già muovendo per vedere “il da farsi”.