Elezioni 2018, ipotesi per il dopo voto politico del 4 marzo

Manca poco più di un mese alle elezioni politiche ed il clima caldo pre-voto comincia a farsi sentire. Il Movimento Cinque Stelle, in testa ai sondaggi fino a qualche mese fa, sembra attualmente essere stato scavalcato dal centro-destra.

Per chi non lo sapesse, parliamo di una coalizione che riunisce Forza Italia del premier Silvio Berlusconi, la Lega Nord guidata da Matteo Salvini e da Fratelli d’Italia, partito nazionalista guidato dalla Meloni. Tornando ai sondaggi, sembra che il centro-destra ha il 37% dei favori dell’elettorato, poco meno dell’obiettivo del 40% necessario a garantire la maggioranza assoluta.

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Vi sono quindi due risultati probabili. In primo luogo, il centrodestra potrebbe ottenere la maggioranza. L’economista Giada Giani vede questo risultato economicamente positivo nel breve termine, ma a lungo termine negativo a causa della posizione anti-UE della Lega Nord.

L’altra alternativa probabile è quella che vede il Movimento Cinque Stelle guidato da Luigi Di Maio allearsi con la sinistra attualmente divisa o con la Lega Nord. Entrambi sono partiti populisti e politicamente euroscettici. Ciò potrebbe rappresentare uno shock per i mercati in quanto potrebbe portare l’Italia in rotta di collisione con il resto dell’Europa.

Enea Desideri, analista, si è espressa in merito dicendo che quest’ultima opzione difficilmente si materializzerà in quanto non ci sono presupposti politici in grado di creare una coalizione di larghe vedute, soprattutto perché il Movimento Cinque Stelle, diviso tra pragmatismo e ortodossia, è ha rischio scissione interna.

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