Il cda di Eni dà il via libera a un possibile prestito obbligazionario da collocare sui mercati regolamentati. Il valore complessivo, non più di 2.5 miliardi di euro.
Eni è pronta a deliberare l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari da collocare sul mercato. A deciderlo è stato il consiglio di amministrazione nell’ambito di una riunione che si è profilata sin da subito molto importante, visto che avrebbe dovuto dare appunto lo slancio ad Eni verso questa delibera.
L’emissione, quindi, avverrà in una o più tranches entro il 31 dicembre del 2017 e avrà un valore complessivo non ancora stabilito di preciso ma sicuramente contenuto entro i 2.5 miliardi di euro (o equivalente in altra valuta).
A spiegare questa decisione agli organi di stampa è stata la società stessa tramite una nota: “Le emissioni perseguono l’obiettivo di finanziare i bisogni futuri e di mantenere in equilibrio la struttura finanziaria in relazione al rapporto di indebitamento nel breve, nel lungo e nel medio periodo. I prestiti potranno essere quotati presso uno o più mercati regolamentati”.
Nel frattempo il titolo di Eni quotato in Piazza Affari verso le 16 trattava a 13.85 euro, in rialzo cioè dello 0.8%. A dare una spinta al rialzo alle azioni sono state soprattutto le buone notizie provenienti dall’Asia Pacific Petroleum Conference, la quale ha annunciato l’intenzione dell’Iran di tornare a rivedere le sue quote di produzione di petrolio entro fine anno o inizio 2017.