Flessibilità in Italia, un tema ancora caldo. Secondo Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo, l’Italia è sulla buona strada
Nonostante gli interventi e le riforme per migliorare burocrazia, economia e lavoro in Italia siano ancora sotto l’occhio del ciclone – ed anche sotto gli occhi attenti delle forze politiche che ormai da tempo cercano di capire in che modo ottimizzare il denaro per le riforme – secondo il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, l’Italia non è messa poi così male.
A parlare è proprio lui, ministro dello Sviluppo in Italia, che in una recente intervista rilasciata a Sky TG24 ha dichiarato, di fronte ai microfoni di Maria Latella, che in Italia c’è oggi una flessibilità su lavoro ed economia, ma soprattutto sulle riforme, che altri paesi non hanno e che questa flessibilità “ce la siamo guadagnata”. Parole che potrebbero cozzare con quanto dichiarato negli ultimi tempi da altri esponenti delle forze politiche, i quali sostengono che invece la flessibilità sia ancora un’utopia; ma Calenda appare determinato nel sostenere che le riforme e gli investimenti in Italia potrebbero essere ben considerati dalla Commissione Europea.
Importante, secondo Calenda, “puntare non solo sul deficit ma sulla qualità degli interventi”, che possono essere investimenti di tipo pubblico e privato.