Periodicamente, l’ISTAT rilascia i suoi dati sulla crescita economica del nostro paese. L’ultima stima parla di un’economia che dovrebbe mantenersi sui livelli attuali anche nei prossimi mesi. Un segnale positivo, considerando il progressivo indebolimento della crescita durante lo scorso semestre.
Un bollettino economico che lascia intravedere una piccola speranza di ripresa, anche se le stime a livello mondiale sono tutt’altro che ottimistiche. Comunque sia, già che il tasso di crescita rimarrà stabile rappresenta un segnale positivo.
L’economia del nostro paese, la terza più grande della zona euro, è cresciuta dello 0,2% all’inizio del secondo trimestre, in linea con le previsioni di mercato sulla crescita annuale comprese tra l’1,2 e l’1,4% entro la fine dell’anno. Come detto in precedenza, nel 2019 la crescita è destinata a rallentare ulteriormente, con le previsioni che parlano dell’1,1%. Percentuale bassa considerando che lo scorso anno era stata dell’1,5%.
L’incertezza economica, unita a quella di un governo che intende avviare una legge di Bilancio che prevede una spesa pubblica sostenuta, non ha fatto altro che abbassare ulteriormente il morale dei produttori italiani, senza dubbio il più basso da due anni a questa parte. Anche i consumatori vivono una situazione molto simile; infatti, le vendite al dettaglio nel mese di luglio sono scese dello 0,1% rispetto al mese di giugno. Questo è il quarto calo che si verifica negli ultimi cinque mesi.