Monte dei Paschi verso il risanamento: allo Stato il 70% del capitale

Monte dei Paschi parla del piano di risanamento: lo Stato controllerà il 70% del suo capitale. Previsti esuberi e smaltimento immediato delle sofferenze.

monte dei paschi di siena

Il piano di risanamento di Monte dei Paschi di Siena verrà presentato alla Commissione europea e alla Banca centrale europea a inizio febbraio. E’ quanto ha precisato l’amministratore delegato dell’istituto senese Marco Morelli, nel corso dell’audizione tenutasi dinanzi alle Commissioni Finanze di Camera e Senato sul decreto salva banche.

In particolare, l’istituto ha annunciato di voler avviare un percorso di interazione con le autorità di vigilanza entro i primi giorni del mese prossimo e iniziare l’interlocuzione sul piano industriale. L’obiettivo di Mps è di permettere quanto prima l’intervento dello Stato, perché solo in questo modo si metterà la banca nelle condizioni “di riprendere un percorso operativo, commerciale, anche ambientale, di maggior tranquillità”. Stato che, ricordiamo, arriverà a detenere il 70% del capitale sociale.

Morelli ha spiegato che Monte dei Paschi partirà in questa sua nuova mission dalle indicazioni del piano industriale svelato lo scorso 25 ottobre, “tenendo conto di tutte le variazioni intervenute sugli aggregati principali della banca”. Il nuovo piano, che sarà presentato in Europa di qui a breve, partirà quindi dai già annunciati 2.450 esuberi nell’arco di tre anni. Previsto poi il taglio di 500 sportelli.

“Dopo di che presentiamo un piano che dovrà essere condiviso da chi detiene il potere di dare indicazioni”, ha puntualizzato l’ad. Tutto ciò significa che non vi saranno cambiamenti riguardo ai progetti relativi alle sofferenze, che a questo punto verranno cedute in blocco: “Le sofferenze sui prestiti vanno eliminate perché senza la loro uscita dal bilancio non può ripartire la redditività della banca, anche se conta comunque il parere delle authority su questa operazione”.

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