Mps, interviene lo Stato. Morelli: “Ora siamo più forti”

Il governo salva Mps dal fallimento. Morelli: “Ora siamo più forti, ma questa non era la prima opzione della nostra banca”.

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Il governo salva ufficialmente Mps e apre l’ombrello pubblico anche per le altre banche che sono in difficoltà e che nel prossimo futuro richiederanno un intervento di Stato. Il consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto Salvarisparmio che introduce uno scudo da 20 miliardi di euro e uno schema per tutelare al 100% i correntisti e i risparmiatori del Monte dei Paschi.

Ora che lo Stato ha fatto la sua parte, l’amministratore delegato di Mps Marco Morelli si è detto più sereno: “L’intervento statale non era sicuramente la prima opzione della banca, però ci darà la possibilità di andare avanti con lo smaltimento accelerato dei crediti deteriorati e di vantare una posizione sicuramente più forte”. In un videomessaggio ai dipendenti, Morelli ha ribadito poi la sua intenzione di continuare ad essere il numero uno dell’istituto senese, mantenendo fede a un impegno “che continua indipendentemente da quella che è la soluzione tecnica che la banca ha scelto”.

Nel frattempo la Commissione Ue ha fatto sapere che Bruxelles “ha preso nota dell’annuncio del governo italiano sulle misure di sostegno alle banche”, precisando che l’Europa “condivide l’obiettivo delle autorità italiane di rimettere in sesto il settore in linea con le regole Ue”.

E sulla questione si è fatta sentire anche l’agenzia di rating Moody’s, secondo la quale il decreto salva banche varato nella nottata dal governo Gentiloni avrà un effetto benefico “per i detentori delle obbligazioni senior e per i correntisti”. Inoltre, ha affermato Moody’s, il decreto “dovrebbe ridurre anche la possibilità di contagio alle banche più forti in scia alla risoluzione di una banca debole”.

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