Petrolio: Paesi non Opec firmano accordo per tagliare la produzione

Anche i Paesi non aderenti all’Opec hanno raggiunto un accordo che porterà al taglio della produzione di petrolio. L’obiettivo, sempre quello: il rialzo dei prezzi.

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I Paesi che non fanno parte dell’Opec hanno raggiunto l’accordo che porterà a un taglio della produzione di petrolio per permettere ai prezzi di tornare su. I Paesi produttori non-Opec hanno accettato infatti di diminuire la propria quota di produzione petrolifera per un ammontare pari a 562 mila barili al giorno (a fronte di un accordo praticamente identico che lo scorso novembre ha impegnato invece i Paesi Opec a un taglio produttivo di circa 1.2 milioni di barili al giorno).

Anche la Russia, ad oggi il più grande produttore di petrolio, si è detta disponibile a ridurre la produzione di 300.000 barili al giorno già a partire dal prossimo mese di marzo. Il ministro algerino Noureddine Boutarfa si era detto convinto del fatto che tutti i Paesi presenti all’incontro internazionale avessero intenzione di provvedere a un taglio delle produzioni, e infatti così è stato.

A questo punto le compagnie petrolifere dovranno a loro volta ridurre la propria produzione in maniera proporzionale alla loro stessa capacità.

Il coinvolgimento dei Paesi non-Opec in questo piano di riduzione delle estrazioni porterà quindi il prezzo del petrolio a nuovo rialzo (trend che aveva comunque già imboccato visto e considerato che il greggio ha chiuso la seduta settimanale oltre i 50 dollari al barile sia per il Wti che per il Brent).

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