La ricetta della crescia marchigiana inizia mescolando farina, lievito fresco, tuorli, latte e acqua in una ciotola o in planetaria. Dopo aver formato un impasto, si aggiunge sale e acqua rimanente e si impasta per circa 10 minuti fino ad ottenere una consistenza liscia ed omogenea. Successivamente, si incorpora lo strutto poco per volta, continuando ad impastare fino a quando è completamente assorbito. L’impasto viene poi coperto e lasciato lievitare per 2 ore a temperatura ambiente.
Dopo la lievitazione, si stende l’impasto su un piano e si assottiglia con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia spessa circa 3-4 mm. Si spalma uno strato di strutto sulla superficie e si arrotola l’impasto su se stesso per creare un filone. Quest’ultimo viene poi tagliato a fette spesse circa 5 cm e disposte su una teglia, coperte e lasciate lievitare nuovamente per 1 ora e mezza a temperatura ambiente.
Una volta lievitati, si prende una delle fette e si stende con il mattarello dalla parte del taglio per mantenere il disegno della chiocciola. I dischi sottili ottenuti vengono poi disposti su un canovaccio, coperti e lasciati riposare per mezz’ora. Successivamente, vengono cotti su una padella ben calda.
Per la farcitura, si sbollentano le erbette spontanee di campo, si scolano e si saltano in padella con olio e aglio. La crescia viene farcita come una piadina, con caciotta affettata, erbette saltate e prosciutto.
Questa ricetta tradizionale marchigiana richiede pazienza e cura nella preparazione dell’impasto e nella lievitazione. Il risultato finale è un pane soffice e saporito, perfetto da gustare con ingredienti freschi e genuini come caciotta e prosciutto. La consistenza leggermente croccante della crescia, unita alla morbidezza della farcitura, crea un equilibrio di sapori e consistenze che conquisterà il palato di chiunque la assaggi.
La crescia marchigiana è un piatto che si presta a molte varianti e personalizzazioni, a seconda dei gusti e delle preferenze di chi la prepara. Si possono aggiungere ingredienti come formaggi, salumi, verdure o salse per creare delle versioni uniche e originali di questo classico piatto marchigiano. La sua versatilità la rende adatta a essere servita come antipasto, piatto principale o spuntino, sia a pranzo che a cena.
In conclusione, la crescia marchigiana è un piatto tradizionale e genuino che rappresenta la cultura culinaria delle Marche. La sua preparazione richiede tempo e dedizione, ma il risultato finale ripagherà gli sforzi con un pane fragrante e gustoso, perfetto da condividere in compagnia di amici e familiari. Se siete amanti della cucina tradizionale italiana, non potete perdervi la delicata bontà della crescia marchigiana.
Le ricette sono pubblicate quotidianamente sul Canale Ricette “Il Tarantino”.
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