Perché alcuni contribuenti si sono ritrovati un primo addebito del Canone Rai da 80 anziché da 70 euro? Facciamo chiarezza!
Molti contribuenti si sono ritrovati nella loro bolletta della luce una parte relativa al canone Rai da 80 euro, e non da 70 come invece era stato annunciato da televisioni e giornali. Come mai allora alcuni si ritrovano tra le mani un importo da 70 euro e altri una spesa da 80 euro sempre in riferimento all’abbonamento tv? C’è forse qualche irregolarità che va segnalata?
Non proprio. La riforma del canone Rai voluta dal governo prevede che i possessori di un apparecchio Tv che non sono esenti dal pagamento del canone, subiscano un aggravio sulla bolletta elettrica pari a 10 euro al mese. Questo addebito ulteriore avviene da gennaio fino a ottobre, cioè per dieci mesi all’anno, perché la volontà è quella di portare il canone Tv a un importo totale di 100 euro annui (10 euro per 10 mesi, appunto).
Il fatto che ci si ritrovi 70 o 80 euro da versare tutti in un’unica soluzione è soltanto dovuto al fatto che bisogna recuperare il tempo perso dall’inizio dell’anno, cioè il lasso di tempo trascorso da gennaio 2016 fino ad oggi.
Pertanto chi ha ricevuto la bolletta elettrica a luglio si ritrova 70 euro (da gennaio a luglio passano infatti sette mesi), mentre chi ha visto un addebito di 80 euro è perché molto semplicemente ha ricevuto la prima bolletta utile soltanto ad agosto (e da gennaio ad agosto fino a prova contraria sono otto mesi!). Tutto regolare, insomma.