Conti pubblici, Padoan promette: correzione dello 0.2% entro aprile

Il governo troverà i 3.5 miliardi di euro chiesti dall’Europa al massimo entro il mese di aprile. Parola di Padoan.

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L’Italia si impegnerà a trovare i 3.5 miliardi di euro chiesti dall’Europa per rientrare nei conti, e il governo italiano, per voce del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha annunciato l’intenzione di volersi dare da fare per evitare la procedura di infrazione. Un’ipotesi, questa, che Padoan ha definito “estremamente allarmante”.

Intervenendo al question time in Senato sulla condizione dei conti pubblici, il ministro ha rotto ogni indugio e chiarito che la correzione si farà “al più tardi entro aprile”. Il titolare di via XX Settembre ha tuttavia voluto precisare che quella allo studio non sarà una “manovra estemporanea”, quanto un pacchetto di misure che “si collocano in un quadro generale di coerenza” con la strategia di politica economica fatta di taglio di tasse e di riforme per la crescita già avviata dal governo Renzi.

Questa strada escluderà quindi che le risorse necessarie vengano reperite tramite ritocchi al rialzo delle aliquote Iva o dei tagli alle agevolazioni fiscali. L’obiettivo del governo è quello di riordinare la spesa, potenziare il gettito derivante dal recupero dell’evasione fiscale e, in extremis, intervenire ancora una volta sulle accise (sia sulla benzina che sui tabacchi).

Il recupero di 3.4 miliardi è necessario per permettere al rapporto deficit/Pil di assestarsi al 2.1% anziché continuare a viaggiare attorno al 2.3% così come da impostazione attuale (da qui, la necessità di reperire quello 0.2% di scarto).

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