In un periodo in cui si sente spesso parlare di guerra dei dazi, facciamo un po’ di chiarezza su cosa sono. Quando gli articoli ordinati sono consegnati da un altro paese dell’UE all’interno dello stesso territorio doganale e fiscale e gli articoli sono fabbricati o sdoganati in tale paese, la dogana non riscuote l’imposta sul valore aggiunto, i dazi doganali o le accise sugli articoli.
Quando gli articoli ordinati sono consegnati al di fuori del territorio doganale e fiscale dell’UE, le tasse doganali impongono l’imposta sul valore aggiunto e l’eventuale dazio doganale sulle merci introdotte nel paese. Alcuni prodotti, come le bevande alcoliche, sono soggetti anche alle accise.
Quando gli articoli ordinati sono consegnati dal territorio doganale dell’UE ma al di fuori del territorio fiscale (ad esempio le Canarie), la Dogana riscuote l’imposta sul valore aggiunto delle merci introdotte nel paese.
Il dazio doganale è solitamente determinato sulla base del codice merceologico e del valore in dogana. Il dazio doganale è solitamente un dazio ad valorem, calcolato come percentuale del valore in dogana delle merci. Esso può anche essere un dovere specifico, ad es. euro / chilo o euro / litro.
Di norma, il valore in dogana è il prezzo di acquisto delle merci + i costi di trasporto e di assicurazione fino alla frontiera dell’UE. Per quanto riguarda gli invii postali, le spese postali fino alla destinazione devono essere incluse nel valore in dogana.
E’ importante notare che:
- Quando il valore totale delle merci in una partita, escluse le spese di trasporto, non è superiore a 150 euro, la spedizione è, salvo alcune eccezioni, esente da dazi doganali.
- L’importo del dazio doganale dipende dal codice merceologico in base al quale le merci sono classificate
- Alcuni beni sono esenti da dazi doganali in base al loro codice merceologico.
- Oltre al dazio doganale effettivo, potrebbe essere necessario pagare un dazio doganale aggiuntivo, ad es. su alcune merci provenienti dagli Stati Uniti, o dazi antidumping o compensativi su merci che, se importate, danneggerebbero la produzione propria dei paesi dell’UE.