L’Istat certifica un aumento del potere di acquisto delle famiglie, ma rispetto al trimestre precedente è aumentata anche la pressione fiscale.
Nel primo trimestre dell’anno il reddito delle famiglie è aumentato dell’1.5% rispetto al trimestre precedente, così come lo hanno fatto i consumi, che nel periodo preso in esame sono cresciuti dell’1.3%.
A rilevarlo è l’Istat, che nel suo ultimo rapporto spiega come il reddito annuo e la spesa delle famiglie siano rispettivamente in aumento del 2.4% e del 2.6%: in pratica, sono gli aumenti tendenziali più alti dal terzo trimestre 2011.
Per quanto riguarda il potere di acquisto, questo è cresciuto dello 0.8% nei primi tre mesi dell’anno. Nel trimestre precedente, invece, il potere di acquisto non solo non era aumentato su questi ritmi, ma batteva persino segno negativo. La crescita del potere d’acquisto delle famiglie, su base annua, è quindi del +1.2%. Nonostante ciò, però, cresce anche la pressione fiscale, che nel primo trimestre 2017 ammonta al 38.9% (+0.3% rispetto a un anno fa).
Va meglio l’indebitamento netto della PA in rapporto al Pil, diminuito dello 0.6% rispetto allo stesso trimestre del 2016 (4.3% di adesso contro il 4.9% di allora). Tenendo conto dei vari confronti tendenziali, che sono poi gli unici possibili, quello appena registrato dall’Istat è quindi il valore più basso del deficit dal 2000, cioè da 17 anni a questa parte.