Multe in arrivo per chi non accetta pagamenti col bancomat

Da settembre le imprese saranno obbligate a dotarsi di un Pos per i pagamenti con il bancomat. Ma la Cgia non ci sta.

pos bancomat

La Cgia di Mestre è d’accordo nel comminare sanzioni a quelle imprese e a quelle attività commerciali che non consentono il pagamento con il bancomat di transazioni superiori ai 5 euro. L’auspicio, però, è che il Pos non diventi obbligatorio proprio per tutte le categorie artigiane.

Questo è il sunto di quanto la Cgia ha comunicato al viceministro dell’Economia Luigi Casero, in risposta a un decreto che entro settembre introdurrà l’obbligo per imprese e commercianti di dotarsi di un Pos per il pagamento elettronico. Ma non solo, perché oltre a dover avere il Pos, le attività d’impresa saranno obbligate ad accettare pagamenti non in contanti per movimentazioni superiori ai 5 euro.

“Con l’introduzione delle sanzioni, milioni di attività che lavorano con altre aziende o con la Pa saranno obbligate a dotarsi del Pos e a sostenere costi del tutto inutili. Si pensi agli autotrasportatori, alle imprese edili che lavorano per il pubblico, a quelle metalmeccaniche, tessili, dell’abbigliamento e della calzatura, o agli stessi commercianti all’ingrosso. Tutte queste sono attività che nella prassi quotidiana ricevono già dei pagamenti tracciabili. In questo caso l’obbligo del Pos sarebbe insensato e avvantaggerebbe soltanto le banche”, afferma la Cgia.

Un’altra categoria penalizzata da un obbligo di questo tipo sarebbe poi quella degli artigiani: idraulici, falegnami, antennisti, elettricisti, manutentori di caldaie e così via, che solitamente si recano presso la dimore del committente, dovranno trascinarsi dietro un Pos se questo decreto dovesse passare. “Ma chi ha voluto questa legge – fa notare la Cgia – ha forse idea di quali costi dovranno sostenere queste piccole attività artigianali?”.

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