Telefonia fissa: Agcom contro le tariffe a 28 giorni

L’Agcom elimina le tariffe a 28 giorni sulla telefonia fissa, ma gli operatori annunciano ricorso al Tar.

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Il mondo delle offerte telefoniche torna a tremare: con una delibera diffusa ieri, l’Agcom ha abolito le offerte a 28 giorni su rete fissa, telefono, Adsl e fibra ottica, ripristinando i tanto agognati canoni mensili.

L’Autorità garante delle comunicazioni ha chiesto quindi a Vodafone e Wind di rivedere le proprie offerte e di farlo anche per gli utenti già attivi. A Fastweb e Tim ha invece chiesto di bloccare il passaggio annunciato a 28 giorni. Tutti gli operatori, sia quelli che hanno già introdotto le offerte a 28 giorni, sia quelli che hanno intenzione di farlo nel prossimo futuro, avranno 90 giorni di tempo per adeguarsi.

Per quanto riguarda il cellulare, invece, le cose prendono un’altra piega. Agcom ammette che le tariffe vigenti sulla telefonia mobile siano al minimo a 28 giorni, ma dice altresì che gli operatori avvisino gli utenti via SMS dell’avvenuto addebito per rispettare il principio di trasparenza. In caso di offerte ibride che combinano tariffe fisse e mobili, invece, prevale il principio della tariffazione mensile.

Ma gli operatori non ci stanno. Tramite l’associazione di categoria Asstel si sono detti pronti ad annunciare battaglia al Tar, ritenendo che questa mossa dell’Autorità non abbia alcun fondamento giuridico. Secondo gli operatori, infatti, il consumatore finale è sufficientemente tutelato grazie al diritto di recesso qualora non voglia avvalersi della tariffazione a 28 giorni per la sua linea fissa.

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