Cosa si evince dal nuovo decreto dignità?

Sanzioni lavoro in neroE’ arrivato il nulla osta da parte del Consiglio dei ministri al decreto dignità, quel pacchetto di misure che tanto sta facendo discutere, soprattutto a causa delle critiche arrivate dall’opposizione di centro-sinistra e da una parte del centro-destra. Ma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio è certo della validità di questo decreto.

Un’iniziale spallata al Jobs Act: ecco cosa sta facendo il nuovo pacchetto di articoli, il quale precede il divieto alle pubblicità sui giochi d’azzardo, limita le delocalizzazioni, farà slittare lo spesometro dal 28 febbraio al 30 settembre e bloccherà lo split payement esclusivamente per i professionisti.

I contratti a termine non potranno durare più di 24 mesi e, alla scadenza dei 12, dovranno essere giustificati da causali, con il rinnovo che costerà lo 0,5% in più. Per quanto riguarda i licenziamenti senza giusta causa, il conseguente indennizzo passerà da un minimo di 6 mensilità fino al massimo di 36.

Tutte le aziende che ricevono aiuti statali non potranno delocalizzare le attività prima di 5 anni, previa sanzione che potrà essere da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto. Beneficio che dovrà essere restituito con una maggiorazione del 5% del tasso d’interesse.

Inoltre, nel decreto è prevista la revisione del redditometro e l’abolizione del trattamento diretto dell’Iva per quanto riguarda i rapporti con i professionisti. Oltre lo spostamento della data dello spesometro, le pubblicità su giochi d’azzardo in genere saranno vietate, escluse quelle con contratti già in essere e quelle che riguardano lotterie come quella Italia.

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