Diventare gestore di un faro, opportunità di lavoro e di vita

Governo mette a disposizione 20 strutture per diventare gestore di un faro

Chi non ha mai accarezzato, almeno una volta nella vita, il sogno di vivere e lavorare in un faro? Diventare gestore di un faro è il sogno lavorativo di moltissime persone che amano il mare. Ma soprattutto di coloro che vorrebbero trasformare questo sogno in un’opportunità di guadagno, unendo l’utile al dilettevole: essere guardiano di un faro oggi, infatti, può anche significare essere gestori di un bed and breakfast, un hotel o un ristorante, provando anche l’ebbrezza di vivere in un luogo ove potersi svegliare al mattino e soffermarsi su un panorama stupendo come quello proposto dai fari a strapiombo sul mare.

Diventare gestore di un faroDa oggi, questo sogno potrebbe diventare realtà: infatti, per diventare gestore di un faro è possibile fare riferimento al bando del prossimo settembre in cui ben venti tesori della costa italiana (suddivisi tra fari e torri), verranno consegnati a chi sarà in grado di dimostrare la fattibilità di un progetto innovativo, volto soprattutto alla sostenibilità ed alla presenza di eventi ed iniziative culturali, sociali oppure sportive.

Attraverso questo nuovo programma, si potrà proporre l’eccellenza italiana nel mondo: il governo metterà a disposizione dieci fari e dieci torri o edifici costieri, che saranno dati in gestione a privati fino ad un massimo di 50 anni, con la sola riscossione di un canone d’affitto.

Tra le strutture più belle, figurano, ad esempio: Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR), Faro della Guardia a Ponza (LT), Faro di Torre Preposti a Vieste (FG), Faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo (TP), Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP), Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT), Faro di Capo Milazzo a Milazzo (ME) e Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina – Isola di Salina (ME).

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