Il presidente dell’Inps Tito Boeri rilancia sugli immigrati: “L’Italia ne ha bisogno”.
Un lavoratore in nero su tre è clandestino. Il dato emerge da un rapporto stilato dall’Inps nel periodo 2013-2015. Ed è su questo dato che il presidente Tito Boeri ha rilanciato quanto aveva già detto qualche giorno fa, e cioè che l’Italia ha bisogno di lavoratori immigrati regolari, perché è grazie a loro che l’Inps riuscirà a reggersi in piedi nei prossimi anni.
Boeri ha spiegato che la regolarizzazione dei lavoratori immigrati porterebbe il nero ad emergere, e permetterebbe quindi agli stessi immigrati di rendersi ancora più utili per la società in termini di pagamento di tasse e contributi. Una loro regolarizzazione, poi, significherebbe tutelarne l’integrazione nel mercato del lavoro, e “un’integrazione nel tessuto lavorativo contribuirebbe anche a migliorare la percezione che gli italiani hanno degli stranieri”.
“Noi – ha detto Boeri – abbiamo bisogno di migranti che contribuiscano al funzionamento del nostro sistema di protezione sociale, per cui bisogna riaprire i canali di ingresso regolare e rivedere le politiche in materia di rifugiati e di immigrati irregolari”.
Tra l’altro, ha fatto notare il numero uno dell’Inps, l’80% dei nuovi permessi di soggiorno viene concesso a stranieri che hanno meno di 35 anni, quindi a giovani che hanno maggiori chance di essere inseriti nel mercato del lavoro. La quota di under 25 che contribuisce all’Inps, invece, è salita dal 27.5% del 1996 al 35% del 2015.