Inps, la riforma Boeri prende il via: obiettivo snellimento

inps

La riforma organizzativa dell’Inps voluta e progettata dal presidente Tito Boeri può partire. Confermate dimissioni del direttore generale Massimo Cioffi.

La riforma organizzativa dell’Inps può pure partire, mentre sulla questione governance verrà presto aperta una riflessione con il Parlamento. Il giorno seguente alle dimissioni del direttore generale Massimo Cioffi, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha voluto ribadire i punti da cui dovrà ripartire il lavoro dell’Inps.

Un riassetto organizzativo è ciò che il ministro si auspica per l’Istituto di previdenza guidato da Tito Boeri. Un riassetto, che alla fine dei fatti potrebbe finire col rivelarsi una sorta di “stress test” con cui l’Inps dovrà dimostrare di riuscire a garantire le nuove misure di flessibilità introdotte dalla legge di Bilancio (a partire dall’Anticipo Pensionistico in tutte e tre le sue variabili).

La riforma Inps stilata da Boeri e non condivisa da Massimo Cioffi, prevede la riduzione da 48 a 36 delle direzioni e un riequilibrio della loro distribuzione sul territorio nazionale, con un passaggio da 33 a 14 direzioni centrali e da 15 a 22 direzioni territoriali. A questo proposito Poletti ha spiegato che le osservazioni inviate a Boeri sono state recepite, e che il presidente dell’Inps ha tenuto conto delle valutazioni avanzate dai ministeri.

Proprio la riforma dell’Istituto di previdenza è stato il motivo che ha portato alle dimissioni di Massimo Cioffi: presidente e direttore generale non erano concordi sulla divisione di ruoli e poteri, sui criteri di selezione dei nuovi dirigenti e sulla possibilità di effettuare o meno delle nuove assunzioni con i risparmi conseguiti con la riduzione delle direzioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *