In Italia, la situazione occupazionale dei più giovani è drammatica: abbiamo il numero di NEET più alto d’Europa.
L’Italia è il Paese dove il numero di lavoratori autonomi è fra i più alti d’Europa (più del 22.6%). Ma non solo: il nostro è anche il Paese in cui i giovani fra i 15 e i 24 anni che non studiano e non lavorano (i cosiddetti NEET) toccano il record europeo con il 19.9% (al contrario di una media europea che si ferma all’11.5%).
E per quanto riguarda la povertà non va meglio, visto e considerato che in Italia il numero di persone che vivono in una condizione di povertà estrema è pari all’11.9% del totale, aumentato ulteriormente tra il 2015 e il 2016.
Sono dati scoraggianti quelli che arrivano dall’indagine 2017 sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa pubblicata dalla Commissione europea. Il report in questione mette così in evidenza tutte le difficoltà che sono ancora parte integrante del tessuto economico ed occupazione italiano.
Il rapporto ci mette a confronto non soltanto con le difficoltà che hanno i giovani di trovare lavoro, ma anche con una povertà che dilaga sempre più pur essendo questo un periodo di crescita economica.
Questo non è un Paese per giovani sotto molti punti di vista, e a confermarlo è il dato più eloquente, quello che se vogliamo rappresenta un po’ tutti gli altri dati: in Italia si esce di casa tra i 31 e i 32 anni, mentre l’età media in cui i ragazzi europei si ritengono pronti per lasciare il nido familiare è di 26 anni.