Secondo l’Istat il tasso di disoccupazione è pari all’11,1% mentre il tasso di disoccupazione giovanile risale al 35,7%. Questi dati di settembre mettono in evidenza altro. L’occupazione risulta essere stabile rispetto ad agosto attestandosi al 58,1% mentre cala del 1,5% la ricerca delle persone di un posto di lavoro.
Gli inattivi compresi tra i 15 e i 64 anni a settembre crescono dello 0,2% interrompendo la tendenza calante dei mesi precedenti. Il tasso di inattività sale al 34,4%. La stabilità dell’occupazione a settembre è dovuta all’aumento tra gli uomini e gli over 35 e di un calo tra le donne e tra i 15-34enni.
Prendendo in esame il periodo luglio-settembre, si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,5%). L’aumento si concentra nell’occupazione a termine.
Se consideriamo la base annua l’aumento degli occupati è del 1,4% e interessa sia gli uomini che le donne e i lavoratori dipendenti (+387 mila di cui +361 mila a termine e +26 mila permanenti). Di contro calano gli indipendenti (-60 mila). La crescita riguarda soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+415 mila) e anche i 15-34enni (+22 mila). In calo invece i 35-49enni (-110 mila) dovuta sicuramente al fatto che questa classe sta subendo un lieve calo demografico.
Sicuramente delle cifre contrastanti che non danno ancora dei segnali netti se si considera il fatto che non tutte le fasce di età ne sono coinvolte.