Individuati lavoratori non assunti e irregolari: il lavoro nero scoperto dalla GdF
La Guardia di Finanza di Clusone ha individuato la presenza di lavoro sommerso in un’azienda di Cerete che opera nel campo del trattamento dei metalli: in un blitz effettuato dagli operatori della Guardia di Finanza in questi giorni è infatti emerso che diversi lavoratori operavano all’interno dell’azienda e in diverse mansioni pur non essendo regolarmente assunti, rappresentando così un danno per sé stessi (che operavamo senza adeguate tutele) e per le casse comunali.
In particolare, oltre al lavoro nero che è stato individuato per almeno tre operai, la Guardia di Finanza ha anche accertato la presenza di irregolarità nel libretto del lavoro per circa nove dipendenti, che ricevevano trattamenti straordinari secondo le modalità del lavoro sommerso e senza, quindi, il normale pagamento delle tasse. Questi operai ricevevano quindi un secondo stipendio che, di fatto, non risultava essere registrato a livello contrattuale e fiscale: un comportamento che dava all’azienda la possibilità di non affrontare il pagamento di tasse ed imposte sui dipendenti.
Dopo attente indagini e verifiche, le Fiamme Gialle hanno fatto emettere diffida e sanzione per il proprietario dell’impresa, che fungeva però da prestanome per il precedente imprenditore a cui faceva capo l’azienda.