Papa Francesco ha sempre prestato molta attenzione al mondo dei giovani e alla mancanza di lavoro che ne accerchia ambizioni e prospettive. Le sue parole sono sempre state cariche di speranza e di sprono a coloro che dovrebbero provvedere a risolvere una situazione economicamente e socialmente devastante.
Se leggiamo la recente dichiarazione di Bergoglio questi concetti sono fortemente ribaditi: “La mancanza di lavoro per i giovani è un peccato sociale e la società ne è direttamente responsabile”. Per società intende il mondo politico che troppo spesso a fatto finta di non voler vedere, voltandosi per comodità di ruolo da un’altra parte?
Il Papa ha ricordato inoltre che “troppo spesso si fanno discorsi intensi sui giovani senza però dargli la parola. Tutte le analisi, pur nella loro utilità, non potranno mai sostituire la necessità impellente di aver un colloquio con loro faccia a faccia. Molti, nella loro presunzione, pensano che tenere i giovani a distanza di sicurezza eviti la provocazione che un confronto possa creare, emarginandoli in un micro-cosmo fatto di messaggini e foto simpatiche”.
Bergoglio ha analizzato anche il mondo della corruzione: “I giovani non devono cadere nella tentazione di farsi corrompere per raggiungere determinati obiettivi. Abituarsi ad essa è un peccato, in quando ciò che lasciamo passare oggi, domani si ripresenterà fino a creare un’assuefazione da cui difficilmente si potrà riemergere”.