L’Istat pubblica nuovi dati sul mercato del lavoro in Italia: l’occupazione è in crescita, mentre calano disoccupati e inattivi.
L’occupazione torna a crescere. Sul finire della settimana scorsa l’Istat ha riportato dati interessanti sul mercato del lavoro. I nuovi occupati rispetto a un anno fa sono 300mila, gran parte dei quali assunti con contratto a tempo indeterminato (248mila unità rispetto al totale); mentre per quel che riguarda i disoccupati si registrano 175mila disoccupati e 305mila inattivi in meno.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato questi ultimi dati non nascondendo una vena di ottimismo e di soddisfazione: “Da febbraio 2014 a oggi in Italia gli occupati sono cresciuti di 479mila unità. L’80% di questi contratti sono a tempo indeterminato. I numeri parlano chiaro e sono più forti di qualunque polemica”. Per il premier, dunque, questi sarebbero nient’altro che gli effetti del Jobs Act.
Diversa l’opinione dei sindacati che nonostante il crescere dell’occupazione e il diminuire degli inattivi (ossia di quelli che non hanno un lavoro né lo cercano), cavalcano ancora una volta l’onda della polemica. Per Guglielmo Loy della Uil l’Italia si trova “al terzo mese consecutivo con una crescita dell’occupazione limitata allo zero virgola”. Mentre la Cgil, per voce della sua leader Susanna Camusso, ha annunciato di aver raccolto 3.3 milioni di firme per chiedere al governo di ripristinare l’articolo 18 e di cancellare i voucher.
Tuttavia ci sono dei punti su cui governo e sindacati riescono ancora a sedere a un tavolo condiviso. In questi giorni, infatti, il ministro del Lavoro Poletti sta incontrando le maggiori sigle sindacali per arrivare a una soluzione condivisa sia sul fronte del pensionamento anticipato sia sulla questione del rinnovo contrattuale per il pubblico impiego.