No al trattamento disoccupazione a chi rifiuta lavoro

Il trattamento disoccupazione è uno degli elementi su cui si basa la politica attiva del lavoro e la ricollocazione dei disoccupati. Allo stato attuale, infatti, il sussidio di disoccupazione viene erogato dall’Inps per aiutare il lavoratore – che ha da poco perso il lavoro – a recuperare fiducia e stabilità alla ricerca di un altro impiego. Viene erogato, secondo specifiche leggi e norme, a coloro che hanno perso il lavoro, che vengono così accompagnati anche economicamente verso una maggiore tutela.

Trattamento disoccupazioneTuttavia, talvolta accade che chi percepisce il trattamento disoccupazione – meglio noto come indennità di disoccupazione – rifiuti opportunità di lavoro e di formazione. Il motivo è presto detto: in molti casi, chi rifiuta il lavoro lo fa perché, pur percependo il trattamento economico di disoccupazione, sta anche lavorando in nero, con un doopio guadagno, sia da parte dell’Inps che da parte del datore di lavoro.

L’obiettivo dell’Anpal – Agenzia del lavoro a partire dal Jobs act – è quello di gestire da un lato questi assegni di ricollocazione controllando anche che “i servizi che vengono resi ai disoccupati rispettino gli standard”, e che “le persone si rivolgano ai centri per l’impiego perché sono utili. Deve esserci un sistema che accolga il disoccupato e lo accompagni.” Queste le parole di Maurizio del Conte in merito all’obiettivo Anpal ed al trattamento di disoccupazione.

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