Cesare Damiano (Pd) avanza l’intenzione di correggere le lacune della riforma Fornero sulle pensioni. E fa un endorsement all’APE come strumento per la pensione anticipata.
Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera ed ex ministro del Lavoro, ha ribadito ancora una volta l’intenzione di modificare la riforma Fornero. Da parte del Partito Democratico in Commissione Lavoro c’è “grande impegno nel chiedere al governo di correggere tutte quelle ingiustizie che la riforma Fornero ha lasciato dietro di sé: l’ottava e l’ultima salvaguardia per risolvere il problema esodati, le ricongiunzioni onerose, il fondo per il lavoro usurante, l’opzione donna, e così via. Chiediamo quindi al governo di risolvere queste situazioni che riguardano la vita di centinaia di italiani”.
Ma Damiano, da sempre attivo con una sua proposta sul fronte del pensionamento anticipato, ha fatto un endorsement quasi inatteso verso la proposta formulata in materia dal governo stesso. Il cosiddetto Anticipo Pensionistico (APE) tanto voluto da Renzi e dal ministro Poletti, secondo Damiano può rappresentare “una via di uscita dal lavoro o dalla povertà per quegli italiani che sono stati esposti agli effetti della crisi”.
A suo dire l’APE è uno strumento che oltre ad aprire alle pensioni anticipate “può finalmente favorire l’accesso al lavoro a quei tanti giovani che oggi, purtroppo, ingrossano le fila della disoccupazione”.
Tra le tante formulazioni che sono state avanzate, pare infatti che l’APE sia quella maggiormente destinata ad entrare in vigore: il governo in primis e in parte anche i sindacati, si dicono abbastanza fiduciosi in merito al fatto che tra le due parti possa essere raggiunta una visione comune. Ciò che resta da risolvere di questa formula è più che altro un punto: i tassi di interesse che graverebbero sul prestito pensionistico fatto proprio dall’APE.