Non si placa la rabbia dei tifosi del Brescia Calcio contro il presidente Cellino nemmeno dopo la riammissione della squadra in Serie B decretata dalla Giustizia Sportiva nella giornata di ieri. Il tifo organizzato mantiene la propria linea continuando a contestare quello che secondo loro è stato l’artefice principale della retrocessione in Serie C arrivata sul campo dopo il play-out perso con il Cosenza.
Brescia Calcio: lo striscione contro Cellino
Il Brescia Calcio, o meglio il presidente Cellino, è stato contestato duramente questo pomeriggio con uno striscione esposto sulla scalinata che domina Villa Fenaroli a Rezzato, che sta ospitando la squadra allenata da Gastaldello in questi giorni a Torbole Casaglia.
Uno striscione con una scritta eloquente: “Cellino vattene”, che è stato affisso dal Gruppo del tifo organizzato “Brescia 1911” e che è ben visibile anche dalla strada che porta a Rezzato. Ormai sembra insanabile la rottura tra tifoseria e società, infatti nessuno ha esultato per la notizia della riammissione in Serie B (che comunque non è ancora certa a causa dei ricorsi delle squadre estromesse), ma anzi è stato proprio ribadito il distacco dal patron e la voglia che quest’ultimo venda la società.
Proteste anche domenica
Quella di oggi con lo striscione esposto, non è stata la prima protesta da parte del tifo contro Cellino, infatti già domenica scorsa, giorno del raduno e del primo allenamento del Brescia al centro sportivo, i tifosi della Curva Nord hanno esposto un lungo striscione nel quale si faceva riferimento al fatto che la tifoseria non dimentica coloro che hanno portato alla retrocessione sul campo in serie C lo scorso 1 giugno e logicamente il bersaglio principale era sempre Cellino.
Ora si attende di conoscere quale sarà il campionato al quale parteciperanno le “Rondinelle”, così da poter organizzare nel migliore dei modi il calciomercato, ma al momento non sembrano ci possano essere le condizioni almeno per una tregua tra società e tifoseria.