La stragrande maggioranza degli italiani possiede un proprio conto corrente, diventato ormai fondamentale per effettuare determinate operazioni sia allo sportello che online. Aprirne uno è abbastanza semplice e le procedure per farlo variano in base al tipo di conto che si vuole aprire.
Ma cos’è un conto corrente e a cosa serve? Esso è un “ambiente virtuale” creato appositamente affinché il correntista possa depositare il proprio denaro, presso un ente o una banca, sia che si tratti dello stipendio o della pensione che dei propri risparmi. Inoltre, un conto corrente offre la possibilità di domiciliare qualsiasi tipo di pagamento, come bollette, rate di un prestito o mutuo. A gestire il denaro è la banca o la posta a cui si appoggia. Prelievi e depositi possono essere fatti in qualsiasi momento.
Scegliere il conto corrente giusto significa oculatezza nel confrontare le spese di gestione dello stesso e quelle che si pagano ad ogni transizione e operazione. Quando si è individuato l’istituto bancario su cui fare affidamento, l’apertura del conto può essere fatta in due modi:
- Procedura online guidata e autonoma.
- Direttamente allo sportello di una delle filiali presenti sul territorio nazionale.
Le spese di apertura variano di banca in banca e differiscono se la stessa avviene allo sportello oppure online. La notizia positiva è che la stragrande maggioranza degli istituti bancari non pretende nulla per l’apertura di un conto corrente.
La documentazione da presentare varia da istituto a istituto, ma solitamente è standardizzata. La condizione per aprire un conto corrente personale è aver compiuto la maggiore età. Per chi ancora è sotto i 18 anni, ci sono forme di deposito gestite da un tutore.