Raddoppio bonus bebè: sembra essere questa l’ultima idea ‘vincente’ del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, in questi giorni, ha sottolineato l’importanza di contrastare con ogni mezzo il crac demografico che riguarda il nostro paese. Solo nel 2015, c’è stato un calo di nascite molto importante (circa mezzo milione), e il 20% dei neonati sono figli di coppie immigrate: ciò significa che è necessario un intervento che miri all’aumento demografico in Italia, tenendo conto di misure importanti per rendere possibile un miglioramento della situazione.
Il problema, secondo i dati rilevati, è che in Italia non si offre il sostegno giusto alle coppie che vorrebbero mettere su una famiglia: non vi sono servizi adeguati (come il sostegno alla maternità, oppure congedi parentali o ancora asili nido ben strutturati ed in grado di accogliere un numero adeguato di bimbi), né sostegni economici in grado di rispondere alle esigenze delle coppie.
E gli interventi choc dovrebbero essere proprio di questo tipo, incentivando le coppie ad aumentare l’incremento demografico in Italia, attraverso sostegno anche di tipo economico: l’idea è quella di proporre quindi un raddoppio bonus bebè, ovvero un assegno doppio rispetto a quanto previsto fino ad oggi.
Le previsioni sono chiare: “Se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo, tra dieci anni cioè nel 2026 nel nostro Paese nasceranno meno di 350 mila bambini all’anno, il 40% in meno del 2010. Un’apocalisse.”