Saldi, si parte: sconti record, ma occhio al tranello

Saldi al via in tutta Italia, ma attenzione agli sconti troppo alti. Le associazioni dei consumatori spiegano il perché.

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Da oggi sono ufficialmente partiti i saldi in tutta Italia: secondo uno studio dell’Unione Nazionale dei Consumatori, gli sconti applicati dai negozi vanno da una media del 23.7% per gli abiti a una media del 21.4% per le calzature. Il calo minore, come solitamente accade nel periodo promozionale, riguarda invece gli accessori (tra cui cinture, guanti e cravatte) su cui viene applicato in media uno sconto stimato del 12.8%.

“Gli sconti raggiungono il primato nei saldi estivi, ma sono inferiori rispetto a quelli invernali e sicuramente più bassi rispetto a quelli sbandierati in vetrina. I ribassi del 70% e del 50%, tanto per capirci, non esistono, salvo talvolta nell’Alta moda”, chiarisce l’associazione dei consumatori.

Il motivo? Molto semplicemente perché “un commerciante che lavora con percentuali così alte di sconto dovrebbe vendere in perdita”. Come spiega infatti Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori, quando gli acquirenti si imbattono in super sconti è perché il commerciante ha ritoccato al rialzo il prezzo originario, così da far sembrare reale e consistente lo sconto applicato.

“Per questo motivo il consiglio che ci sentiamo di dare è di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non concentrarsi quindi sulle riduzioni che a primo impatto potrebbero sembrare tanto elevate”, conclude Dona. Diffidare dagli sconti superiori al 50% è buona norma per almeno due motivi: o perché il capo di abbigliamento venduto a quel ribasso è parte di un lotto non esattamente nuovo, o perché si tratta di un articolo finito vittima del rigonfiamento anomalo del prezzo originario.

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